Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. II, 1928 – BEIC 1814755.djvu/136

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discorsi utili all'uomo 131


longhissime grotte si cavan fuori? Nessuna cosa è piú difforme di quelli, fino a tanto che non si lavorano e seperansi dalla sua feccia. Finalmente riguarda ad essi artefici, per man delli quali la sterile generazione della terra e difforme si purga; tu vedrai da quanta fuligine siano tinti e circondati: ma questi macchiano piú l’animo che ’l corpo, e maggior bruttezza è nel possessore di quelli che nello artefice. È, adunque, necessario d’essere ammonito e di avere alcuno advocato di buona mente e in tanto romore e strepito di cose false odire finalmente una voce. Qual sará quella voce? Quella certamente la quale ti metta negli orecchi parole salutifere, essendo tu assordito da romori ambiziosi; la qual voce ti dica: non ti bisogna avere invidia a cotestoro li quali grandi e felici dal popolo son chiamati; non ti bisogna scuotere da te l’abito della buona mente e la sanitá, per lusinghe che altrui ti faccia; non ti fará fastidio della tua tranquillitá quel consule vestito di porpora; non ti bisogna giudicar piú beati coloro alli quali li officiali fanno far largo nella via. Se tu vuoi essercitare una signoria a te utile e a nessuno molesta, caccia via da te li vizii. Trovansi molti che mettono fuoco nelle cittá, alcuni altri li quali buttan per terra cose inespugnabili e sicure per molte etá, alcun’altri che fabricano ripari iquali alle ròcche e scrollano con instrumenti bellici le mura fabricate in maravigliosa altezza; sono molti che inanzi a sé cacciano le schiere e gravemente molestano li inimici drieto alle spalle e, giunti fino al mare grande, si spandono alla occision degli uomini, ma ancóra costoro, benché abbian vinto lo inimico, son stati vinti dalla cupiditá. Nessuno resiste loro quando vanno incontro al nemico, ma né anche loro sono restati alla ambizione e alla crudeltá: quando che parea che loro discacciassino altri, erano discacciati. Il furore discacciava il misero Alessandro di saccheggiar le altrui facultá, e mandavale in diversi paesi. Credi tu che fossi sano di mente colui il quale incominciò primamente dalle distruzioni di Grecia, nella quale fo ammaestrato, e tolse ad ogn’uno quello che aveva migliore, comandò che Lacedemoni servisse, che Atene tacessi, non contentandosi della ruina di tante cittá, le quale o vero aveva