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228 i marmi


qui impossibile e per l’altro qui e altrove superflua. Mi converrá, dunque, restringermi a quello che in realtá importa e, a dirla con una immagine, consegnar le chiavi maestre degli scrigni maggiori ove, alla bisogna, si troveranno poi entro riposte le altre chiavette e chiavettine secondarie tutte.

La bibliografia generale delle opere del Doni, stampate e manoscritte, e delle altrui ch’egli die’ fuori per le stampe sue proprie, raccolse, ordinò e illustrò da par suo in catalogo il Bongi prima per la ghiotta scelta delle Novelle da lui stesso pubblicata in Lucca il 1852, poi con nuove e felici cure crebbe il ’63 in appendice al secondo volume de I Marmi in Firenze per il Barbèra, e seguitò il ’90 e il ’95 negli Annali dei Gioliti . Indi altre nuove e assai diligenti aggiunte spigolò e ammanellò il 1900 l’Arlia, una correzione al Bongi avverti il ’904 il Petraglione, e il ’908 il Medin die’ su un autografo piú preciso ragguaglio:

Novelle di messer Anton Francesco Doni colle notizie sulla vita dell’autore raccolte da Salvator Bongi, Lucca, A. Fontana, 1862, pagine cxii-180, in 8°.

Annali di Gabriel Giolito de’ Ferrari da Trino di Monferrato stampatore in Venezia descritti ed illustrati da Salvatore Bongi, Roma, 1890, I, 258-267, 359-360; 1895, II, 38-43, 47-48, in 8°.

Costantino Arlía, Una ristampa della «Libraria» del Doni preparata ma non edita, nella Rivista bibliografica italiana, agosto 1900, 250-54. E Giunte al catalogo delle Opere di A. F. Doni nella Rivista bibliografica italiana, ottobre 1900, 309-12.

Giuseppe Petraglione, nel Giornale storico della letteratura italiana, 1904, XLIV, 443-49, dando notizia de’ libri di Ad. Van Bever et E. Sansot-Orland e di S. Stevanin, di cui piú oltre.

Antonio Medin, Il codice autografo del poemetto di Anton Francesco Doni sulla guerra di Cipro, in Atti e memorie della R. Accademia di Padova, 1908, XXV, ed estratto di pagine 9, in 8°.

La biografia, ancor oggi in quasi tutti i punti sicura, con tanta fu tratta e condotta industre perizia, ci ha stesa e meglio poi ristesa pur egli il Bongi, innanzi a quella scelta di Novelle e al volume primo di quei Marmi, non omessa in fine al secondo una