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finalmente svegliato e la sempre crescente unione del patriotismo ruteno colle idee democratiche e liberali del nostro secolo lascia la speranza che l’ottenimento del loro scopo cioè l’incivilimento del popolo e la sua liberazione non sarà troppo lontano.

Speriamo anche, che il partito positivo liberale e democratico, il quale incomincia a formarsi fra i polacchi in Gallizia, riconoscerà i diritti del popolo ruteno a vivere ed a svilupparsi secondo la sua volontà; non violando i diritti dei suoi vicini polacchi. Questo riconoscimento e la costituzione del modus vivendi fra i russi e polacchi in Gallizia è tanto più a desiderarsi, che essa deve produrre le conseguenze più favorevoli in tutto il mondo slavo, reagendo anche sulla posizione de’ polacchi fuori della Gallizia, principalmente nell’Impero russo. Quante sono persone istruite e liberali in Russia augurano la indipendenza della nazionalità polacca nei suoi veri limiti etnografici; — e ciò fa la differenza fra la questione polacca in Russia e la stessa in Prussia.1

  1. Che lo spirito del pubblico russo non è ostile alla nazionalità polacca ne’ suoi limiti etnografici, — il lettore potrebbe persuadersene dall’esempio, che la più diffusa tra le riviste russe, il Viestnik Evropy (8000 abbuonati, e vicino ai 2000 in Pietroburgo; 1872) ha pubblicato nel 1872 una serie di articoli: «La politica orientale di Germania e la Russificazione (di Polonia),» nella quale era criticato il sistema centralistico russo, che esiste dal 1866 in Polonia, ed era dimostrato, che questo sistema, eccettuate le misure agrarie e la costituzione delle comuni rurali, tanto favorevole al popolo e per conseguenza alla nazionalità polacca, non è che una imitazione per parte de’ dottrinarii burocratici russi del sistema prussiano in Posnania, non corrispondente ai veri interessi ne dello stato, nè del popolo russo. Simili idee ha espresse anche la rivista di Mosca, Besieda. Le altre riviste russe, Otecestvennyja Zapiski (le Memorie della Patria; 4595 abbon. fuori di Pietroburgo; 1871), Dielo (l’Azione; 4421 abbon. fuori di Pietroburgo; 1871), Nedielja (la Settimana; 1097 abbon. fuori di Pietroburgo; 1871), sono anche ostili alle idee del centralismo nazionale. Bisogna dire che le riviste in Russia rappresentino meglio lo spirito del pubblico che le gazzette, le quali solamente soro citate nella stampa europea, quando essa parla dell’opinione pubblica in Russia. Ma anche delle gazzette russe la Gazzetta di Pietroburgo (7601 abbon., 1869; 4134 abbon. fuori di Pietroburgo, 1871), Novoje Vremja (il Tempo Nuovo; 1352 abbon.; 1869) sono dell’avviso del Viestnik Evropy, e fra le gazzette più o meno stimate in Russia solamente il Golos (non sempre) (la Voce, 5290 abbon., 1869; 4981 fuori di Pietroburgo, 1871) e la Gazzetta di Mosca (4500-5000 abbon.) rappresentano le idee del centralismo nazionale. I patrioti polacchi hanno sempre cercato alleanze presso i nemici d’ogni