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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/426

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402 Scola della Patienza

moci dentro con la mente, e vediamo qual sia la migliore. Poiche quella lugubre, e mesta si trovarà piena di sapienza, mà quella nuttiale, piena di confusione. Percioche vi vederai, e sentirai parole scomposte, un ridere sfacciato, un parlare lascivo, un’andar gonfio, un procedere superbo, un’abondanza grande di vivande, un vestire pomposo, e una grande superfluità in tutte le cose. Quivi habbiamo la saturità, la superbia, e l’ebrietà, quivi fanno la sua stanza Bacco, e Venere: Quivi dice ogn’uno: Hodie licet insanire. Hoggi potiam far delle pazzie.

A questo modo gl’huomini diventano bestie; perche mangiano come porci, bevono come tante vacche, tirano calci come asini, e annitriscono come cavalli. Diresti, che fossero nella scuola dell’intemperanza, della lascivia, e