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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/530

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506 Scola della Patienza

eglino Anna, e Caifasso; non fù egli Pilato, e Herode, che vi diedero a bere questo sì amaro Calice? Questi cinque furono i spetiali, che vi fecero il decotto dell’assenzio, dell’aloè, e del fiele amarissimo, e vi composero questa amarissima medicina, e da questi vi fù data. Che havete dunque (vi potrebbe dir S. Pietro) che dite voi Signore: Calicem, quem dedit mihi Pater. Senti Pietro, risponde il Signore, Questo calice mi viene da un’amantissima mano. Non si può dir qui: Nol voglio bere, Perchè mio Padre è quello, che me ’l porge. E benche molte siano le cose, che rendono commendabile questo calice, come sarebbe a dire il rimedio del genere humano, l’espugnatione dell’inferno, l’accrescimento della Corte celeste, nondimeno quello, che sopra tutte l’altre cose lo commenda è la paterna mano.