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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/548

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524 Scola della Patienza

O tu bevi, ò tù ten’hai d’andare.

E quì è una cosa di grandissima consolatione. Che nessuno, (in questo tempo però) è sforzato a bevere le fecci di questo calice: Fex eius non est exinanita. La sua feccia non è ancor vuota. Li più gravi supplicij della giustitia vendicatrice si riservano per il giorno del final Giuditio: All’hora bibent omne peccatores terrae. Le beveranno tutti i peccatori della terra. Tutto quello, che patiamo adesso, è momentaneo, e lieve peso della nostra tribolatione; e ci hà da parere un gioco, e una burla rispetto a quelle amarissime feccie, che ’l divin furore darà per sempre a bere, senza però mai finirsi, a tristi, e scelerati peccatori. Adesso, ò christiani, beviamoci allegramente questi piccioli calici di queste nostre amarezze; purche siamo fatti esenti dal bere quelle