Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Parte II. Cap. VI. | 525 |
amare feccie. Nella tazza che molti ci spaventiamo a bevere, si porge il vino del Signore; il calice, che noi fuggimo, stà nelle mani del Signore, e l’autore di ogni pena, e d’ogni calamità è l’istesso Iddio.
a Eccli. c. 7. 16. b Eccli. c. 1. 27. c id. c. 18. 25. 26. d Ps. 74. 7. 8. 9.
§. 4.
Per appoggiarci meglio al fondamento della verità, sentiamo l’obiettioni. Si dimanda primieramente se Dio è l’auttore di tutti i mali, e di tutte le pene; è egli forse ancora auttore delli peccati? Percioche questo mio nemico con le bugie, e con l’ingiurie, che m’ha detto, m’ha ridotto con le spalle al muro, s’hà pigliato la mia robba contra ogni ragione; hà detto mal di me quanto hà potuto, con animo ancora di sommergermi, se fusse stato a lui. E’ forse Iddio auttore