Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/633

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Parte III. Cap. I. 607

sì poco? Disse eruditamente molto a proposito S. Gregorio: Pensate quaeso ubi erit Patientia, si deest quo toleretur? Ego Abel esse non suspicor, qui Cain non habueit. Boni enim si sine malis fuerint, perfecte esse boni non possunt, quia minime purgantur Ipsa enim malorum societas, purgatio bonorum est.b Considerate di gratia dove sarà la patienza, se vi manca che patire? Io non penso, che si trovi un’Abel, che non habbia havuto il suo Cain. Perche se i buoni saranno senza i tristi, non possono essere perfettamente buoni perche non sono purgati: Poiche la compagnia de i tristi è la purga dei buoni.

Laonde bisognaria sempre dire: Con patienza, di gratia, con patienza, almeno per amor di Christo, di gratia con patienza. Il rimedio per ogni dolore è la patienza. E sicome à quei, che son