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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/687

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Parte III. Cap. III. 661

tiamo, confessiamoci per rei. Ogn’uno dica per se: Meritatamente patisco questo: Io per me giustissimamente sono afflitto. Iustus es, Domine, et rectum iuducium tuum.e Siete giusto Signore, e il vostro giuditio è retto, buono, e santo. Disse benissimo S. Agostino: Iudicia Dei plerumque occulta, numquam tamen iniusta. I giuditij di Dio molte volte sono occulti, mà non sono mai ingiusti. Sino à tanto, che non ci crediamo d’esser innocenti, e di patire à torto, sempre ci scopriamo d’haver poca patienza, e d’esser incostanti.

I fratelli del Vicerè d’Egitto, è cosa certa, che non erano spie, come loro si apponeva, haveano ancora pagato fedelissimamente tutto il prezzo del frumento, che havevano comprato; non havevano rubato altrimente la coppa di quel Signore, e nondimeno pro-