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Parte III. Cap. V. | 737 |
ranno a servire, ma, che per tutti è stata fatta.
Sia pur l’animo ben composto, che senza alcun lamento pagaremo i tributi della nostra mortalità. L’inverno porta il freddo, s’hà da sentire. L’estate rimena il caldo, bisogna ancor sentirlo. L’intemperie dell’aria nuoce alla sanità, bisogna ammalarsi. E quella, che ci incontrarà sarà una fiera ò pure un’huomo più dannoso spesse volte di qualsivoglia fiera. Una cosa ci levarà l’acqua, l’altra il fuoco. Noi non potiamo mutare questa conditione delle cose; questo sì potiamo fare, apparecchiarci un’animo grande per patire fortemente qualsivoglia incontro, che dalla fortuna ci potesse venire.
A questa legge di toleranza s’ha da preparar l’animo nostro. Questa segua, a questa ubbidisca, e tutte le cose, che si fanno eccet-