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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/792

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766 Scola della Patienza

ne. Non le volete sopportare? Andatevene dunque, e partitevi da questa scuola, la quale non accetta nè Lentuli, nè Endimioni, nè dormiglioni, e sonnolenti, nè quei, che fuggono la fatica, ò se pur gl’accetta, scopertogli poi per tali subito li caccia. Stia quindi lontano ogni dapoco. Quivi regnano solamente la fatica, e la Patienza.

a S. Greg. hom. 35. in Evang. b Epictet. l. 3. dissertat. c. 5. distinctis locis. c Matth.c. 10. 16.

§. 5.

T

Almente ciascun preveda le miserie, e i futuri avvenimenti del suo stato, che possa dire con Anassagora: io sapevo queste cose, e prevedevo queste altre, onde non mi accade cosa nuova, e improvisa.

Ma potrei dire, Io hò perduto il mio dinaro. Forse ch’egli haveria prima perduto, e mandato