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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/796

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770 Scola della Patienza

lamentare uno di quei guardiani, motteggiandola acerbamente le disse: O Donna, se tù non puoi sopportar questi dolori del parto senza gridare, come sopportarai quelli, che sentirai, quando sarai bruciata, tagliata in pezzi, e tutta squarciata. Pensa pure, che siano un mero giuoco le cose, che tù hora patisci, appresso si farà da vero. A costui diede Felicita una prudentissima, e christianissima risposta: Adesso gli disse, son’io quella, che per me patisco, ma all’hora doverà patire in me Christo. Come disse, così fù. Perche essendo gettata alle fiere non gridava, ne si lamentava niente: Havresti detto, ch’ella se n’andasse a nozze, e a un festino, così allegramente salutava la morte. E tutto questo, Signore, perche voi eravate la sua patienza.

A questo modo a punto habbiamo noi da combattere, e da