Pagina:Drigo - La Fortuna, Milano, Treves, 1913.djvu/155

Da Wikisource.

E Nanna tutta contenta scese le scale quanto più in fretta potè a recare la buona nuova alla venditrice.

Da quel giorno Innocenza si rifece ciarliera, allegra, affettuosa con sua madre, impaziente dei preparativi.

Fu comperato il vestito a righe bianche e verdi; una grossa scatola di polvere; una bottiglia d'acqua di rosa, un ferro per arricciare i capelli. La sarta venne da Castelluzzo con un fascio di figurini, e, dopo lunghe discussìoni, tagliò e cucì un vestito meraviglioso, forse un po' complicato, ma indubbiamente di ultima novità e di sicuro effetto.

Il prezzo delle sue giornate parve a Nanna alquanto elevato, ma in compenso la buona donna prima di andarsene dichiarò che Innocenza sârebbe stata la ragazza più elegante della riunione, e questo bastò per rendere la madre completamente docile alle sue pretese.

Le due frazioni di Castelluzzo e Cernedo, tradizionalmente in lotta fra loro, che si dilaniavano a sangue sull' «Eco della verità» e sulla «Scintilla del bene», dopo lunghe esitazioni, discussioni e litigi, si erano finalmente accordate di mandare entrambe un egual numero di consiglieri al concerto vocale istrumentale indetto pro «Padiglione Tubercolosi».