Pagina:Drigo - La Fortuna, Milano, Treves, 1913.djvu/90

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— Sì, signora, è il Cavaliere, il Diavolo e la Morte, una delle stampe più famose.

— ....E questo è il suo ritratto, disegnato da lui a tredici anni, prima di entrare nell' «atelier» di Michele Wolgemut. L'originale è all'Albertina di Vienna.

— «....La passion verte.... on l'a appelée comme ça parce qu'elle a été gravée sur papier d'un ton vert».

— ....È sepolto nel vecchio cimitero di San Giovanni, signora, ed ha sempre fiori freschi sulla sua tomba, dopo tanti secoli.... Qualcuno gliene porta sempre....

— ....No, signora. Egli andò in Italia più tardi. Dipinse la Festa del Rosario per il Fondaco dei tedeschi; questa serie di stampe è posteriore al suo viaggio in Italia, e sono forse lepiù belle.

— ....La Nemesi. Prima del suo viaggio in Italia. Après, il n'a plus fait des pareilles laideurs.

Uno scoppio di risa. Ridono i forestieri, ride anche Nennè. Perchè? La nona fortunatamente non ha capito. E non sa neppure che Nennè parlando non stacca dalla signora italiana i suoi ardenti occhi pieni di nostalgia, che la guarda sorridere, muoversi qua e là per le piccole stanze, rabbrividire nel gran boa di volpe bianca, con una gioia, con un benessere, con una felicità, che gli fanno dimenticare che presto la visita sarà finita, che non ci sarà più nulla, ahimè, da vedere, più nulla da dire. E la signora lo ascolta: divertita, interessata, e sorpresa,