Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/68

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XX d’oro e puoseglieli in mano, e oltre a questo accattate tre buone cavalcature, l’una per lui e l’altre per due famigli, come che di suo consentimento, rimaseno d’accordo, che giunti al bagno, Michele se ne tornasse e il Tento rimanesse al suo servigio: e forniti di quegli confetti che s’usano di portare, al nome di Dio di Firenze si partirono. Il Fulla impetrò grazia da lui, che gli piacesse ch’egli l’accompagnasse almeno tanto, che facendo la via da Marcialla si riposasse la sera a casa sua; e questo disse per poterli fare onore a casa di uno suo fratello e d’altri parenti della villa; a cui rispuose essere contento, e che gli piacieva per potere far motto al prete loro, non ostante che la via alquanto rallungasse. Giunti a Marcialla, furono dal prete graziosamente ricevuti, e saputo la cagione della sua andata, gli piacque molto: e desinato col prete, dove il Fulla fece venire di casa del fratello e d’altri suoi amici vini di più ragioni e altri presenti assai,