Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/69

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come ebbero desinato, mess. Giovanni tirò il prete da parte, e dissegli così: Come che io non sia ora bene in destro di potervi rendere merito dello onore che fatto m’avete, intendo pure in parte rendervene guiderdone. Io mi ricordo che altra volta ch’io ci fui, ragionando con voi di molte cose, io vi domandai di cui era quello poderetto che era così vicino alla vostra chiesa e che vi stava così bene, e se si voleva vendere: voi mi diceste che sì, e ch’egli era di Filippo di mess. Alamanno, e che ne voleva fiorini cinquecento d’oro il meno. — Avvenne per caso che il detto Filippo era venuto il dì innanzi a questo suo podere e ancora v’era; di che mess. Giovanni disse: Io intendo di comperarlo e lassarlovi insino alla mia tornata dal Sepolcro, cioè che la rendita sia vostra, e la carta dica in me; per modo che, se a Dio piace ch’io torni, io sia signore di poterne fare la mia volontà; e se Iddio facesse altro di me, il podere sia vostro e della