Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/77

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chè veggiate quanta fidanza io in lui ho, io sono contento che a mio rischio vengano. Rispuose mess. Giovanni: Bonaccorso, tu sei troppo liberale, e però non intendo che per miei fatti t’incorra alcuno rischio o pericolo: vada Michele per essi, e vengano a mio rischio. E diedero l'ordine che la seguente mattina Michele andasse a Siena per gli danari, e rimasero che la sera mess. Giovanni facesse la lettera, e Michele andasse la mattina per essa. La mattina così a cavallo Michele n’andò per la lettera, e trovò mess. Giovanni che ancora era nel letto, il quale gli disse: Togli quelle tre lettere che sono insuso cotesta cassetta, e quella che va al frate è quella per la quale i danari averai, e l’altre vanno a due gentili uomini da Siena grandissimi miei amici; da’ quali, secondo che da poi si sentì, avea cercati certi danari quando fu a Siena, mostrando loro che al bagno volesse andare; ma non furono grande quantità. Michele, prese le lettere per