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12 prefazione

Dionysos, preferirei d’essere un satiro, più tosto che un santo. Ma basterà leggere questo libro. Forse m’è riuscito — forse, tutto lo scritto non aveva altro scopo — di esprimere questo contrasto con serenità e bonarietà. L’ultima cosa che io mi sognerei di promettere sarebbe di «migliorare» l’umanità. Io non innalzo nuovi idoli; gli antichi, forse, potrebbero imparare da me, che significhi avere i piedi d’argilla. Rovesciare gl’idoli — così io chiamo gli ideali — ecco il mio ufficio. Fino a tal segno la realtà fu privata del suo valore, del suo significato, della sua sincerità, quando fu bugiardamente inventato un mondo ideale..... Il «vero mondo» e il «mondo apparente»; in tedesco: il mondo inventato e la Realtà..... La menzogna dell’Ideale è stata finora la maledizione della Realtà; l’umanità stessa n’è stata travisata e falsata fino ne’ suoi più intimi istinti, fino all’adorazione dei valori opposti a quelli che soli potrebbero garantirle il suo fiorire, l’avvenire e l’alto diritto all’avvenire.


3.


Chi sa respirare l’aria che circola ne’ miei scritti, sa ch’è l’aria delle grandi altezze, ch’è un’aria fine. Bisogna esserci nati, altrimenti si corre il rischio di buscarsi un raffreddore. Il ghiaccio è vicino, la solitudine è immane — ma come riposano tranquille le cose, nella luce! come si respira liberamente! quante cose si sentono sotto di sè!

La filosofia, nel senso in cui finora l’ho interpetrata e vissuta io, è libera vita tra i ghiacci, in alta montagna, è la ricerca di tutto ciò che v’ha di strano e di enigmatico nell’esistenza, di tutto ciò che finora era inibito dalla morale. Per una lunga esperienza acquisita in questo aggirarmi su territorio proibito, imparai a considerare le ragioni per cui finora s’è fatto della morale e dell’idealismo, in modo molto diverso da quello che si sarebbe potuto desiderare: