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Pagina:Eccher - La fisica sperimentale dopo Galilei, 1896.djvu/29

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390 la vita italiana nel settecento


Ma è con sentimento di profonda ammirazione e rispetto, e con orgoglio di italiani che noi entriamo a visitare la Tribuna di Galileo, che racchiude, oltre i ricordi del sommo filosofo, ampia raccolta degli strumenti creati od usati dall’Accademia del Cimento. Vero santuario, dove il pensiero liberamente spaziando, s’ispira ai più alti ideali della scienza rigeneratrice.

Dell’Accademia stessa facevano parte, come membri corrispondenti, Ricci, Cassini, Montanari, Rossetti, Falconieri, e fra gli stranieri Stenone, Thèvenot, Fabbri. Non trovandosi i loro lavori inseriti nel libro dei “Saggi„ che non riporta che le esperienze eseguite in comune dagli Acdemici “Operatori„ darò qui un breve cenno dell’opera dei due principali, Cassini e Stenone; chè diversamente non avrei occasione di rammentarli nel seguito di questa rassegna, ristretta alla sola fisica.


Gian Domenico Cassini nacque nel 1625 in Perinaldo, contea di Nizza, da antica famiglia del patriziato senese. A soli 25 anni succede al Cavalieri nella cattedra di matematiche in Bologna e nel 1653 pubblica le osservazioni fatte assieme al marchese Malvasia, sulle comete, ritenendole o come stelle, o come pianeti in formazione. Due anni appresso rettifica la meridiana segnata