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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo 413

armonici, o meglio superiori, dai quali appunto, oltre il timbro musicale, dipende anche la consonanza. E coi medesimi, a definire l’armonia concorrono, o li suppliscono se mancanti, i suoni detti di Tartini.

Nacque Tartini nel 1692 a Pirano d’Istria, e fu destinato al sacerdozio. Ma lasciò ben presto la teologia per la legge, anzi, per essere più precisi per la scherma, sua passione favorita. Ammogliatosi segretamente, appena s’accorse d’essere incorso nella collera dello zio, il cardinale Cornaro, abbandona la moglie, e si ritira nel convento di Assisi. La calma del chiostro e sopratutto la compagnia d’un bravo monaco, esperto in musica, risvegliano in lui una latente passione per quest’arte geniale, così che in due anni diventa famoso nel suonare il violino. Calmatosi lo sdegno dello zio, lascia il convento, e in un concerto a Padova rapisce talmente gli uditori, che la sua fama corre da un capo all’altro d’Italia.

Nel 1714 avverte che quando si suonino ad un tempo due note, se ne percepisce una terza più bassa; per esempio: con un DO3 ed un LA3 si sente un FA2.

Chiamò questo nuovo tono, dato dalla combinazione degli altri due “il suo terzo suono„; e fu poi detto di Tartini.

Ora questi terzi toni, quando il rapporto fra

Vita Italiana nel Settecento. 27