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414 | la vita italiana nel settecento |
le due note che li generano non sia preciso, possono dar luogo ai battimenti, segnano quindi la disarmonia e suppliscono là dove mancano i toni superiori. Interessante si è il sapere che Tartini nel suo “Trattato di musica secondo la vera scienza dell’armonia„ (Padova 1754) e nella “Dissertazione dei principi dell’armonia musicale contenuta nel diatonico genere„ (Padova 1767), non solo parla del suo terzo suono, ma espone l’idea che desso concorra nel definire l’Armonia.
Ed appunto sui toni armonici messi per primo in evidenza dal Marigni, sui battimenti illustrati dal Saveur, o sui toni di Tartini, detti poi di “sottrazione„ fonda Helmholtz la mirabile, e semplice sua teoria della consonanza.
Nel campo del magnetismo e dell’elettricità, all’infuori delle poche cose tentate dall’Accademia del Cimento, scendiamo fino a Beccaria prima di trovare qualche lavoro d’una certa importanza. Nel 1753 pubblica un’opera “Dell’elettricismo naturale ed artificiale„ e nel 1775 una seconda “Sull’elettricità atmosferica a cielo sereno„; preludio agli importanti lavori eseguiti poco appresso in Italia. È poi noto come una delle esperienze per mostrare la sede dell’elettricità sui buoni conduttori si faccia ancor oggi a mezzo d’un apparecchio chiamato “Pozzo di Beccaria„.