Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/122

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ha dato in luce questo suo Alitinonfo, cioè il «vero lume», qual mostra come si debba per sempre da tutto il mondo mantenere la vera concordia tra i due preciosi metalli oro e argento, cosi nei pesi come nei valori, e tanto delli non coniati come delli giá ridotti in monete e che s’avranno da coniare. Il qual ordine è fondato sopra sette capi principali, dai quali ne derivano dodici parti, a guisa di un nuovo zodiaco terrestre ordinate, per lo qual essi oro e argento far dovranno i loro corsi naturali, e in modo tale collegate, che una non si può osservare senza le altre. Onde si mostra Tampia strada di fare la zeca universale, da esser poi mantenuta per sempre cosi regolata da quattro sorti di persone in azioni e operazioni proporzionate, si come è mantenuto questo basso mondo (per voler di Dio) dalli regolati elementi, e similmente l’anno dalle quattro stagioni principali. E, quando il mondo conoscerá la veritá proposta e manifestata e gli ordini facilissimi da essequire, non sará lento, ma prontissimo ad accettarli. Laonde ne nascerá perpetua quiete nel suddetto maneggio delli danari, in quanto nel fare ogni e qualunque pagamento; conciosiaché ogni sorte di monete, cosi d’oro come d’argento, saranno accettate in tutti i luoghi, senza impedimento alcuno, per i loro reali dati valori, e anco in ogni paese tutti li pagamenti, fatti con qualsivoglia sorte di monete, saranno fatti perfettamente. Oltre di ciò, perché mai piú non si guasteranno, succederá che le memorie de’ prencipi viveranno eterne, come degne e antichissime medaglie; e, quel che dovevo dir prima, il tutto sará a gloria di Dio, imperoché ciascuno riceverá senz’inganno qviello che veramente conseguir dovrá nelli pagamenti per diverse cagioni fatti. Però essorto le genti tutte ad accettare cosi reali dogmati, prima a laude e onore di Sua divina Maestá, e poi per beneficio e utile di tutti gli uomini.

Ora, essendo stata fatta da altrui sopra il Discorso una Instruzione, nella quale vengono retrattate alcune obiezioni, che forse potrebbono da molti esser proposte, mi è parato cosa convenevole di stamparla insieme con esso; accioché anco ella sia veduta e letta da coloro ch’avranno a caro di sapere le belle conclusioni che con molta chiarezza intorno ciò sono state descritte.