in quello non ha proceduto con metodo di dottrina, né trattato delle cause in generale, ma di un suo pensiero particolare prattico (de quali cose, come dice il filosofo, non è scienzia), immaginandosi che la bassezza del cambio o l’altezza del prezzo della moneta siano l’uniche e sole cause di fare abbondare il Regno di oro e argento, presupponendosi alcuni princípi a suo modo (la veritá della cui opinione si disputerá a pieno nella seconda e terza parte): — perciò, dovendo procedere con ordine, prima si discorrerá delle cause in generale che possono fare abbondare li regni di oro e argento, con applicarle al Regno nostro e altri lochi d’Italia; secondo, si discuterá sopra l’opinione del detto e sue ragioni, se siano vere; e ultimamente si accenneranno alcuni remedi per il Regno nostro per tale effetto.