Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/242

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232 cause che fanno abbondare li regni d'oro e argento

pagare la robba a chi la vuole. Ma, si bene questo è impossibile a rispetto delle robbe naturali e necessarie, per l’artificiali non è cosí, e ancora per l’equipollente si può reparare alle naturali e necessarie; e non solo si può riparare con diversi modi e fare che non si causi l’effetto predetto della penuria, ma che operi il contrario, dico l’abbondanza. Né questo voglio tener celato, che il tutto si può fare introducendo gli accidenti communi che si possono introdurre in Regno, quali non solo son possibili introdursi, ma si devono dire facili, fuor dell’accidente del trafico, per la qualitá del sito, al quale non si può reparare direttamente, ma indirettamente. Quali introdotti, non solo si viene a mancar della penuria in tutto; ma, se non vi fusse l’accidente proprio della robba che nasce soverchia, pure vi si introdurria l’abbondanza, come l’esperienza lo dimostra con l’essempio di piú d’una cittá d’Italia. E, se ad alcuni paresse difficile l’introduzione di questi accidenti, l’intelletto di questi sará di quelli che dissi che conoscono la bugia per veritá o la veritá per bugia, o di quelli che estimano impossibile ogni cosa che loro non conoscono, non ostante tante e tante invenzioni nuove e antiche che si scriveno, quali da tutto il mondo prima di quelle erano state estimate per impossibili. Né in questo bisognaria che concorresse l’intenzione o volontá o conoscenza d’alcuna maggiore o minore parte di popolo, alla quale saria difficile persuaderli e farli conoscere quel che l’intelletto loro non conosce; ché basta di farlo l’ultimo accidente commune, quale, come si è detto, è come causa agente e superiore di tutti gli altri accidenti, e quelli può disponere, introdurre, causare, migliorare e mantenere con altre cose dette nella prima parte. Il cui soggetto, tanto nel particolare che risguarda la parte dell’intelletto, quanto nella parte che risguarda l’operazione della volontá, per essere in quella perfezione ed eminenza che per questo e altro si possa desiderare (lo che far conoscere né la materia lo ricerca, né l’autore è sufficiente, né al mondo è incognito, e perciò si lascia), non occorre dubitare che possa questi e altri espedienti di maggior difficoltá far riuscire, togliendo ogni defetto e facilitandoli, removendo ogni cosa che potesse ostare.