Pagina:Elogio della pazzia.djvu/167

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stosi di vostra Maestà, di vostr' Altezza Reale, di vostra Serenità, ecc. ecc. Tutta l’abilità de' cortigiani consiste nel vestire con proprietà e magnificenza, nell’essere sempre ben Drofumati, e soprattutto nel saper adulare con finezza. Quanto poi allo spirito ed ai costumi seno veri Feaci1, sono veri amanti di Penelope; voi sapete quanto ne dica il buon Omero2, e meglio di me ve io ripeterà la ninfa Eco. Lo schiavo vile del monarca, purchè non debba fare la corte al suo signore (poichè in questo caso si leverebbe anche al primo canto del gallo, suol dormire fine al meriggio; ed appena svegliato, il mercenario cappellano, che ne attendeva il mo-

  1. I Feaci erano, secondo Omero, sì stupidi e materiali, che Ulisse loro dava ad intendere tutto ciò che voleva
  2. Omero dipinge gli amanti di Penelope come uomini del tutto dediti ai piaceri sensuali, i quali dopo aver ben mangiato e ben bevuto pensavano solo ai canti ed alle danze.