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Poesie 51

o perduta per me in eterno,
dolce sposa dell’anima mia!

La mia colpa è d’averti veduta,
30e in eterno non potrai perdonarmi;
espierò il mio sogno di luce
invano tendendo le braccia.

E innanzi a me stai come l’icona
della vergine Maria,
35sulla tua fronte portando corona.
Dove te ne vai? Quando tornerai?

XXXI.

FREMITO DI SELVA.


Trasalendo scintilla il lago
e si culla sotto il sole;
io, guardandolo dal bosco,
lascio rapirmi dalla malinconia,
5e ascolto dall’ombra
                                     il pitpalac!

Dalle sorgive e dai torrenti
l’acqua croscia sonnolenta;
dove, tra i rami, il sole
10penetra nell’onde,
paurosa ella nei flutti
                                     si precipita.

Canta il cuculo; i merli, i tordi
cantano. Chi li sa ascoltare?
15Degli uccelli (nascoste
tra’ rami) cinguettan le tribù,
e parlan con tanto numerosi
                                     significati ascosi!

Il cuculo domanda: — «Dov’è
«20la sorella de’ nostri sogni d’estate?
«Flessuosa e innamorata,