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xviii Introduzione


Una piccola fama (provinciale per allora, e ristretta al campo scolaresco) circondò presto come d’un nimbo la testa del giovine poeta.

Si pubblicava allora in rumeno a Budapest una di quelle riviste di letteratura borghese, destinate ad occupar le veglie familiari attorno alla lampada a petrolio, che sono una specialità della stampa letteraria tedesca, e corrispondono a quel senso e a quel bisogno del gemüthlich, che noi latini non sempre comprendiamo e siamo perciò portati naturalmente a prendere bonariamente in giro. La dirigeva un brav’uomo di non grande levatura d’ingegno e letterato men che mediocre, ma animato da buoni propositi e conscio di far opera patriottica nel fornire a’ suoi connazionali gementi sotto l’oppressione austro-ungherese l’occasione di coltivarsi leggendo, accanto alle troppe tedesche e magiare, una rivista scritta nella lingua dei loro padri. Si chiamava I. Vulcan e la rivista che dirigeva (sulla cui testata un bravo papà ancora seduto a tavola era figurato nell’atto di fare alla sua famigliuola la lettura serale di rito)1 s’intitolava Familia. Fu que-



  1. Ai tempi di Eminescu la testata rappresenta, a ver dire, una scena un po’ diversa. Attorno a un tavolino tondo siedono il babbo, la mamma, una bambinetta e un ragazzetto più grande. Il babbo legge il giornale, la mamma e la bimbetta ricamano, il ragazzetto legge un libro. A sinistra la figliuola più grande suona al piano.... qualcosa, ma possiamo giurare che quel.... qualcosa debba essere di Liszt, giacchè dalla medesima rivista sappiamo che proprio in quei giorni aveva dato dei concerti in Transilvania. A destra un giovanotto troppo serio e pallido per l’età sua, dipinge una statua di donna con una corona in mano, che copia da un modello in gesso, o in marmo che sorge li accanto. Nella rivista si pubblicavano poesie ultraromantiche del direttore, intitolate: Una sera in giardino, Canti d’amore, Corona di violette, ecc., novelle che finiscono: Piuttosto che disonorata, meglio morta!, biografie di uomini illustri, relazioni di viaggio, articoli morali Sulla pietà e la modestia o di varietà sulle Donne nel medioevo o sulla Schiavitù in Turchia, e poi, fra