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Note 157


per lui, nel mondo del pensiero e della poesia. Ecco la ragione dell’Astro e de’suoi ultimi versi:

A te che importa, forma d’argilla,
   che io o un altro t’illumini?

Vivendo nel vostro cerchio ristretto,
   la fortuna vi governa;
io nel mio mondo mi sento
   immortale e freddo!

Quanto alle fonti del poemetto cfr. D. Caracostea, Isvorul poemei «Luceafărul» de Eminescu in Adevărul Literar, III, V*, N.° 206, 1-2, da cui risulta che Eminescu si sarebbe ispirato ad una leggenda popolare rumena raccolta dal viaggiatore tedesco Richard Kunisch, Bukarest und Stambul. Skizzen aus Ungarn, Rumaenien und der Türkei. — Berlin, 1866.

LXIX.- Ode in metro antico.

La cultura classica di Eminescu pare fosse più estesa di quanto dalle sue poesie non appaia. Lo Stefanelli, op. cit., p. 35, scrive a questo proposito: Orazio dovè piacergli molto, giacché spesso, quand’eravamo tutti e due studenti all’Università di Vienna, mi recitava a memoria odi intere di questo poeta e specialmente: Beatus iile qui procul negotiis e Eheu! fugaces, Postume, Postume, labuntur anni! ed inoltre qualche strofa del Carmen Saeculare. S’era anche approfondito nei metri antichi e gl’intenditori leggono con piacere l’ode: Non avrei mai creduto d’imparare a morire scritta nel più rigoroso metro saffico. Per quanto a me non sembri che questo tentativo di Eminescu sia troppo riuscito, e ritenga che l’idea di rinnovare in questa poesia un metro classico gli sia venuta piuttosto dalla poesia tedesca, ch’egli conosceva a menadito, che direttamente da Orazio; pur nondimeno esso ha la sua importanza anche perchè, che io sappia, è rimasto isolato. Non conosco infatti altri tentativi posteriori di odi barbare (all’infuori di qualche traduzione del Coşbuc, del Murnu e del Iorga) che quelli del mio giovane amico Şt. I. Neniţescu (Cu traista ’n băț in Roma, Gennaio 1922), dove è evidente l' influsso del Carducci, i cui procedimenti sono stati felicemente trasportati dal giovine poeta nella poesia rumena.

LXXIII. - Ritorno.

A proposito di questa e di altre poesie sorelle (e cioè, per ispiegarci, composte intorno alla medesima epoca e dovute alla medesima