Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/138

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Il direttore e don Gonzalo si guardarono in viso.

Quella ragione detta con una sicurezza, con un accento di verità, con una foga convincentissima, aveva dato loro una scossa.

— Ma come mai può essere accaduto un tanto errore? - domandò Gonzalo.

— Io l’ho domandato ormai cento volte a me stessa, ma non sono mai riuscita a immaginarmelo. So che la levatrice da cui ebbi l’assistenza, quando venne alla luce il mio Vittorio, mi accusa. Ella avrà una ragione per farlo, ma non sarò io certamente quella che andrò a cercarla. Io non sono fatta per voltolarmi nel fango.

— Che donna! - ripetè fra sè don Gonzalo.

Poi le disse:

— Lei avrà già pensato, non dubito, a chiedere il piede libero?

— Io no, non mi curo di domandar favori o grazie a degli assassini - rispose la Ida.

Il direttore fece nuovamente: Oh!

Ma vedendo che don Gonzalo sorrideva e ascoltava, non disse nulla.

— Credo però che Raimondo ci abbia già pensato - soggiunse Ida.

— Ebbene - disse lo spagnuolo - se ella per-