Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/166

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— Si accomodi, marchese - gli disse la dorma che non era meno commossa di lui.

Nell’ambiente del salotto c’era una specie di tensione elettrica.

Si sedettero uno di contro all’altro. Lo Spagnuolo ebbe cura di voltare le spalle alla luce.

Un uomo di quarant’anni con tale precauzione agisce molto prudentemente.

Egli teneva in mano il cappello e Ida glielo lasciò, contro la sua abitudine.

— Come vi sentite? - fu la prima frase con cui Gonzalo aperse la conversazione. - Vi trovo molto pallida, povera Ida.

— Se non mi avessero annunciato il vostro nome - rispose essa - avrei detto alla cameriera che non potevo ricevere. Ho un dolor di testa orribile.

Ida stava bene, o almeno non aveva dolor di testa. Ma la sua risposta non poteva essere più felice. Così, senza pensarci, trovava modo di dire a Gonzalo tre cose: ho avuto una preferenza per voi, vi riesco più interessante, e vi prego di non farmi una corte troppo audace.