Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/169

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quattro milioni 163


E impossibile dir con parole la beatitudine di Gonzalo sentendola parlare così. Essa gliela leggeva negli occhi. Non c’è donna che sbagli su questo punto.

Ma quanto più intenso era quel fuoco, tanto più Ida si proponeva di non lasciarlo divampare troppo presto. E ingolfò il discorso nel laberinto delle supposizioni intorno alle cause segrete del suo arresto, assicurando il marchese che Raimondo le aveva promesso di venir a capo dell’intrigo.

— Io non so - disse Gonzalo - se il duca prenderà a cuore lo cose in modo di venir a capo di questo intrigo. Quello che io posso dirvi, Ida, si è che voi non avete bisogno di lui, dal momento che ci sono io. Io vi giuro di riuscirvi, avesse a costarmi la riputazione e la vita.

Queste erano almeno belle parole! Come queste, Raimondo non gliene aveva dette mai.

Abbassando il capo per ringraziarlo, Ida vibrò al marchese uno di quegli sguardi come le donne che amano sanno darne ad un uomo