Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/219

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quattro milioni 213


— Chi è la contessa Rocca-Serena? - domandò la levatrice con accento di verità - Non l’ho mai sentita nominare.

— Vedo che lei non si fida di me - ripigliò Stambecchi dopo una piccola pausa - Ma se io le facessi vedere la prova che sono mandato da lei....

— Sarà benissimo, ma io le ripeto che non so chi sia.

— Ah, cara lei, questo è troppo! - sclamò Stambecchi cominciando a perdere la pazienza - La contessa mi disse che lei fu la levatrice che portò in chiesa il suo bambino e che fece da testimonio al battesimo del contino Eleuterio.

— Ah, l’Annetta! - sclamò allora la donna - ma a quel tempo non era ancora contessa!

— E che cos’era dunque?

— Era semplicemente la signora Annetta, ballerina. Non aveva ancora ereditato.

— Come! Non aveva già sposato il conte?

— Io credo di no. Almeno a me fecero credere di no.

— Bene, contessa o non contessa che fosse, è vero che lei fu la levatrice del suo primo parto?

— È verissimo.

— E vero o non è vero che quel parto fu finto?