Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/271

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Ella si era dimenticata di fargliela vedere, e lui l’aveva trovata frugando nel cassetto del tavolino da notte, dove la fanciulla l’aveva deposta dopo averla scorsa abbastanza sbadatamente la sera dianzi.

Il fondo del carattere di Gonzalo era la diffidenza. L’orgoglio spagnuolo esagerava continuamente in lui i sospetti.

Era sempre stato così con tutti e con tutte.

La Ida si scusò, pregò, finse di andare in collera, mentre in cuor suo quegli impeti le piacevano assai. Ma ce ne volle per farsi credere sincera. E gli non ammetteva ch’ella avesse potuto scordarsi di dargli da leggere quella lettera. Egli aveva l’abitudine di frugar sempre in tutti gli angoli, in tutti i ripostigli dell’appartamento, d quale voleva che la Ida sloggiasse immantinenti, non potendo soffrire di amarla in quel luogo dove ella aveva poco o molto amato un altro uomo.

Ida si sentiva dominata da quel carattere fermo, impetuoso, ardente.

Si sentiva ridiventata adolescente, ella che pur non toccava ancora i ventidue anni. Si sentiva rinverginata in quell’amore potente, persuasivo, insaziabile del suo Gonzalo. Ella che non aveva ancora provato nessuna delle forti emozioni e delle supreme dolcezze di un