Pagina:Eneide (Caro).djvu/253

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212 l’eneide. [445-469]

445Non più vista bipenne. I principali
Tre vincitori i primi pregi avranno,
E fian tutti d’oliva incoronati.
E ’l primiero de’ tre d’un buon destriero
Sarà provvisto ben guarnito e bello.
450L’altro avrà d’un’Amazzone un turcasso
Pien di tracie saette, e un arco d’osso,
Ed un bel cinto, a cui sono ambi appesi,
C’han di gemme il fermaglio e d’òr la fibia.
Il terzo d’un’argolica celata
455Se ne vada contento; e sarà questa.
     Ciò detto, e presi i luoghi, e ’l segno dato
S’avventâr da la sbarra: e quasi un nembo
L’un da l’altro dispersi, insieme tutti
Volâr, mirando al fine. Il primo avanti
460Si tragge Niso, e di gran lunga avanti;
Chè va di vento e di saetta in guisa.
Prossimo a lui, ma prossimo d’un tratto
Molto lontano, è Salio. A Salio, Eurïalo;
Eurïalo ha di poco Èlimo addietro;
465Ad Èlimo Diòro appresso tanto
Che già sopra gli anela e già l’incalza;
E se ’l corso durava, anco l’arebbe
O prevenuto o pareggiato almeno.
Eran presso a la meta, ed eran lassi,


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