445Via, gente eletta, ite con tutti i remi,
Di tutta forza, e sì pingete i legni
Che si faccian da lor canale e stazzo.
Dividete co’ rostri e con le prore
Questa nemica terra; in questa terra 450Mi gittate una volta, e che che sia
Segua poi del navile. A questo pregio
Non curo del suo danno: afferri, e pèra.
Al detto di Tarconte alto in su’ remi
Levârsi: e sí co’ rostri a’ liti urtaro, 455Ch’empiêr di spuma il mar, di sabbia i campi;
E i legni tutti ne l’asciutto infissi
Fermârsi interi. Ma non già, Tarconte,
Il legno tuo, che d’una ascosa falda
Ebbe di sasso in approdando intoppo; 460Dal cui dorso inchinato, e dal mareggio
Lungamente battuto, alfin del tutto
Aperto e sconquassato, in mezzo a l’onde
Le genti espose; e ’l peso e l’imbarazzo
De l’armi, e gli armamenti infranti e sparsi 465Del rotto legno, e ’l flutto che rediva
Le tennero impedite e risospinte.
Turno le schiere sue rapidamente
Al mar condusse, e tutte in ordinanza
Su ’l lito incontra a’ Teucri le dispose.