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introduzione 7


La risposta è negativa. Non si deve dunque cercare la quadratura del cerchio per mezzo di costruzioni euclidee, poichè la risoluzione del problema è, in questo senso, impossibile.

Ma come già abbiamo avvertito si tratta soltanto di un’impossibilità relativa agli strumenti assegnati.

Poichè esiste la soluzione, non può essere in senso assoluto impossibile raggiungerla. Si tratta dunque di immaginare un istrumento conveniente che sia capace di fornirla, rispondendo a tutte le esigenze della pratica.

Sotto questo nuovo aspetto si può dire che una risoluzione soddisfacente del problema vien data dall’integrafo di Abdank-Abakanowicz, comunemente usato per la valutazione delle aree.


§ 6. Il moto perpetuo.

Una impossibilità più assoluta in confronto alla quadratura del circolo, di cui sopra abbiamo discorso, sembra ostare al desiderato di coloro che da secoli attendono alla ricerca del moto perpetuo. Ma il problema scientifico che a questa ricerca si collega, lungi dal mostrarsi irrisolubile, ha condotto alla scoperta di un sommo principio della natura.

Considerata la questione nel suo aspetto più largo, la domanda del moto perpetuo si palesa come quella di un particolare rapporto fra gli elementi dinamici capaci di generare il movimento di una macchina, ed il rendimento di questa.

Ora un rapporto siffatto resta stabilito dal principio della conservazione dell’energia, per cui appunto il moto perpetuo, come esso è comunemente inteso, riesce impossibile.

Tuttavia fu osservato che, ove indipendentemente dal disequilibrio delle temperature, si pervenisse a trasformare il calore in lavoro meccanico, una nuova forma di moto perpetuo, potrebbe venire raggiunta. Si avrebbe allora una macchina la quale utilizzerebbe, senza arresto necessario, il lavoro fornito da un corpo, costantemente raffreddantesi al di sotto della temperatura dell’ambiente.

Ma alla nuova domanda, suggerita dalla ricerca di un tale moto perpetuo di seconda specie, risponde nel campo dell’esperienza fisica il secondo principio della Termodinamica, negante la possibilità di una siffatta trasformazione. Del quale principio verrà fatto di apprezzare tutta la fecondità positiva, ove si pensi che, insieme col primo principio della conservazione dell’energia, ci dà, col teorema di Carnot, il modo di valutare il rendimento delle macchine termiche.


§ 7. L’Alchimia.

Abbiamo veduto come il problema del moto perpetuo faccia capo ad un elemento quantitativamente invariabile nelle trasformazioni dell’energia.