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estensione della meccanica 315


Il principio d’inerzia è già verificato con buona approssimazione, per velocità assai piccole, nella Dinamica terrestre; ma la approssimazione è migliore e si riscontra anche per velocità più grandi quando si riferisca il moto ad un sistema di direzioni astronomicamente fisse. Ciò racchiude in qualche modo una veduta della solidarietà universale, di cui la Dinamica newtoniana era stata già costretta a tener conto.


Da quanto precede trarremo le conclusioni seguenti:

Gli sviluppi della filosofia meccanica rappresentano il tentativo di spiegare la Fisica, ravvisandovi la verificazione delle ipotesi fondamentali di una Meccanica, assunta come generale e rigorosa.

Le deduzioni e le esperienze proseguite durante due secoli, sembrano all’opposto invalidare una di quelle ipotesi, e lasciano pensare che alla Meccanica newtoniana debba surrogarsi una Meccanica non-newtoniana nella quale si ritengano le leggi dell’equilibrio e del moto incipiente. Le recenti teorie elettro-magnetiche vorrebbero anzi determinare l’ipotesi complementare della nuova Dinamica; ma a prescindere da questa determinazione vi è luogo a ritenere che il principio d’inerzia generalizzato abbia una validità approssimata tanto più precisa quanto più piccola è la velocità del movimento rispetto alla velocità della luce.

Ed è a nostro avviso interessante il riconoscere come parte più ferma della Meccanica, quella che rappresenta insomma «la parte comune a tutte le Meccaniche relative a sistemi di riferimento qualsiansi»1.


§ 34. Spiegazione fisica: valore dei modelli meccanici e delle equazioni.

Dagli sviluppi dei precedenti paragrafi abbiamo già tratto un primo ordine di conclusioni in rapporto alla verificazione della Dinamica; ne deduciamo ora altre conclusioni riferentisi al valore dei modelli meccanici e al senso delle spiegazioni nella Fisica.

Dobbiamo perciò riattaccarci a quanto fu detto in principio di questo capitolo.

L’ipotesi di un invisibile sostrato meccanico dei fenomeni fisici si può interpretare positivamente come un processo d’associazione e d’astrazione che fa capo ad una rappresentazione dei rapporti fenomenici mediante i rapporti quantitativi di certi dati, cioè mediante le equazioni determinatrici dei fenomeni.

Abbiamo scorto del resto due indirizzi di spiegazione, dove si assumono come dati elementari del supposto fenomeno dinamico i «legami» o all’op-

  1. Posteriormente alla prima edizione di quest’opera abbiamo riassunto le nostre vedute intorno al principio d’inerzia e alle Dinamiche non-newtoniane in un articolo inserito nel n. II della Rivista di Scienza, 1907.