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quanto maggiormente si sentono toccati sul vero. Per la qual cosa, avendo essi in più maniere sparlato, e non istandosi zitti neppur dell’assassinio del fratello, chiamavano la madre Giocasta, e di lui si beffavano, ch’essendo un palmo d’uomo, ardisse gareggiare gli Alessandri e gli Achilli massimi e fortissimi campioni. Spassandosi a questi motteggi trassero quella cruda ira e bestiale di Antonino a tender loro insidie mortali.

Finita dunque la festa e le funzioni, vedendo egli Alessandria piena di calca per l’affollamento de’ vicini paesi, fece affiggere un editto, nel quale comandò che tutta la gioventù si riunisse in una pianura, asserendo che come avea le falangi macedonica e spartana, volea di egual modo ordinarne una alessandrina in onor di Alessandro. Ordinò poi che que’ giovani sarebbero situati a date distanze, per poter essere in istato di meglio considerare la loro età, statura, e militare robustezza. Gli fu creduto, riferendosi a’ grandi onori compartitigli : e una numerosa gioventù tutta giojosa e festiva vi concorse insieme co’ loro padri e fratelli. Scorrendo Antonino fra le file ed Squadrando ciascuno da capo a piedi, gli pascea di lodi per dar tempo all’esercito di mettere in mezzo quegli spensierati. Come poi si ebbe persuaso di averli racchiusi fra le armi, e