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AL NOBIL UOMO
IL SIGNOR CONTE
A Voi, più ch’a ogni altro, chiarissimo Signor Conte, mi piace intitolare la traduzione di un’opera ch’è tutta eleganza e filosofia, a Voi, sulle cui labra può asserirsi, come di Senofonte affermò Quintiliano, che si sta sieduta una qualche Iddia