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Col timon lo commetta. Un doppio aratro
In casa industre ti lavora e serba,
Un d’un pezzo, e un composto: è il meglio, il credi:
Chè se un ne rompi, aggioghi all’altro i bovi.
Di lauro o d’olmo sceveri di tarlo
Siano i timoni, ed il dental di quercia,
Di leccio il bure (il dissi) e i buoi novenni:
Chè in questa etade di vigor son pieni,
E acconci quindi, nè fia mai che sorga
Conflitto fra di loro, onde tra i solchi
Franto ne sia l’aratro, e rotto a mezzo
L’intrapreso lavor. Guida dei buoi
Uom quarantenne sia, che un pan di quattro
Spicchi ingollato in trentadue bocconi,12
Dritto le zolle insolchi, e all’opra intento
Non badi ai suoi compagni. A sparger semi,
E ad evitar di rinovarli adatto
Un più giovin non è: chè ognor costui
Trescar vorrebbe coi suoi pari. — Attendi;
Quando gracchiar dall’alte nubi ogni anno
Odi la gru, dell’aratura il tempo
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