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Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/153

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NOTE.


1 Della malva e dei bulbi di asfodello faceasi una vivanda, onde nutrivansi i poveri, e quei che menavano vita frugale. Aristof., Plut., v. 543; Oraz., Epodo, II, 57. È il principio morale della temperanza riprodotto dalla scuola Socratica. Plat., Polit., V, 3.

2 Pensiero simile in Petrarca. In vita di Laura, Sonetto 76, v. 5, cioè:

Gli occhi invaghiro allor sì dei lor guai....

3 Questa parola infatti, stando all'etimologia più ovvia, darebbe complesso di tutti i doni.

4 Vedi Erod., III, 26; Plin., Stor. Nat., V, 32; Oraz. Epodo, XVI, v. 41 e segg. – Sulla postura geografica di queste isole si disputò molto: merita sia letto il libro l’Océan des anciens et les peuples préhistoriques di Moreau de Jonnés, edito quest'anno a Parigi.

5 Oraz., Od., V, lib. IV, v. 23. «Le puerpere sono lodate, perchè il loro parto ritrae le fattezze del loro marito.»

6 Opinione antichissima invalsa presso ogni popolo,


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