Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/152

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     Chi loda l’un, chi l’altro, e il ver san pochi:
     Ch’ora noverca è la giornata, or madre.
Felice venturoso è quei ch’edotto
     Di tai leggi le cole, accetto ai numi,
     Agli augurii fedel, scevro di colpe.