Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/151

Da Wikisource.

— 143 —

     In aia ben spianata, e taglia selva
     Per arnesi domestici e per coste
     Di navili, e per quanto a navi è d’uopo,
     E nel dì quarto a fabricarti imprendi
     Piccolo agile pin: pur a tal’opra
     Migliore è il nonodecimo sul vespro.
     Propizio sorge il nono sole all’uomo,
     Sia ch’ei pianti arboscei, sia che gli nasca
     Femina o maschio: ognor fu buono a prova.
     Che il ventesimonono ottimo sia
     A far saggio del doglio, e bovi e muli
     E rapidi corsier piegare al giogo,
     A trarre in grembo dei cerulei flutti
     Il ben costrutto pin, san pochi, e pochi
     Gli danno il nome vero. Il doglio al quarto
     Spilla: il decimoquarto è il dì più sacro.
     Che il ventesimoprimo è assai felice
     Dell’alba all’apparir, pochi san pure,
     E a sera non così. – Son questi i giorni
     Degni di nota pei mortali, e gli altri
     Ambigui sono, o indifferenti e innocui:

::978 – 823