Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/241

Da Wikisource.

— 233 —

     E altri i grappoli accoglie or bianchi or neri
     In canestri lunghesso un gran filare,
     Che pompeggia di frondi e tralci attorti,
     E ne li porta nei canestri. È in oro
     Quel filar, che coi pali argentei e i tralci
     Dei maturi racemi il pondo incurva.
     E ognun del flauto al suon mena carole,
     Altri pigia, altri svina: opra ingegnosa
     Dell’industre Vulcan. — V’ha chi gareggia
     Pugile e lottatore. Evvi chi anela
     Prendere cacciator rapide lepri
     Con due dinanzi a sè levrier sannuti
     Ansanti per aggiungerle, ed ansanti
     Quelle per isfuggir. Aurighi appresso
     Si contendono il premio in animosa
     Lena. Montati sovra i saldi cocchi
     Danno carriera ai celeri cavalli
     Lentando loro i freni. Rumorosi
     Volano i cocchi, e l’asse alto ne stride;
     Pari è la foga e la vittoria incerta,
     Incerto ancora a chi fia dato il premio,

348 – 311