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Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/290

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Come agli umani divisâr gli Eterni
I doni, onde il tapin scerni dal ricco.
III.
Concesso tu m’avessi, o padre Giove,
Vita men lunga, e conoscenza eguale
A quella dei mortali; or nessun pregio
Il tuo dono ha per me, quando alle visse
Da viver sette etadi ancor m’aggiugni.34
IV.
Nell’amplesso di Venere una volta
Sovra dieci il piacer l’uomo soggioga;
Ma ben le dieci volte inonda i sensi
Della donna il piacer....
V.
Nella magion di lui nunzio veloce
Mare ne venne, e colmo al prence offerse
D’argento un nappo....
VI.
E l’indovino allor diede di piglio
Pel guinzaglio ad un bove: Ificlo il vello
Ne palpeggiava, e Filaco tenendo