Vai al contenuto

Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/289

Da Wikisource.

— 281 —


DELLA MELAMPODIA.

I.
Calcante.
Stupor mi prende nel veder codesto
Sicomoro sì piccolo e sì carco
Di fichi tuttavia: quanti son essi?33
Mopso.
Son diecimila e n’empiono un medinno:
Un sol di più saria soverchio, e invano
Aggiugner vel vorresti. — Ei così disse.
Ma Calcante ben vide il suo rivale
Aver dato nel segno, e allora i lumi
A lui coperse della morte il sonno.
II.
Dolce è fra dapi, in florido banchetto,
Ai commensal, che piena hanno già l’epa,
Udir un narrator, è dolce udire