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XXXVII.

Somma lode pel nostro poeta fu l’aver avuto, come ogni grande, una schiera di seguaci; e come Omero ebbe gli omeridi, Esiodo ebbe gli esiodidi, fra cui Terpandro1 Mnasea, Acusilao, Eumelo,2 Empedocle, Esopo. Ciò che poi ci rende carissimo questo poeta è l’aver esso, si può dire pel primo, gettato il vituperio sull’inerzia e sulla frode, proclamata la nobiltà del lavoro e il culto delle più belle virtù civili e casalinghe.

Esiodo compie Omero, compie l’enciclopedia del tempo. Entrambi ponno dirsi i principali fondatori della nazionalità greca; perocché, come disse un filosofo illustre,3 l’essenza della nazio-

  1. Plut., Della musica, IV, V.
  2. Clem Al., Strom. VI, pag. 629.
  3. Ausonio Franchi.