Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/179

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libro secondo 173



     Né, ai spessi insulti immobile,
lagnarsi ei sa d’oltramontana fraude;
ma, servo indegno e mobile,
60biasma chi parte e a quel che impera applaude.

     Oh infamia! Mentre apprezzano
d’Esperia i figli il peregrin servaggio,
s’odian, fra lor si sprezzano,
e ogni motto è cagion d’ira e d’oltraggio.

     65Vostre divise voglie
strazian del mondo la piú bella parte,
e lo stranier le spoglie
dell’Italia impotente avido parte.

     Deh, omai fra noi, deh cessino
70le compre risse e le viltá frequenti!
Le destre e i cor si appressino,
e abbiano itale leggi altín le genti.

     Se la perduta gloria
non vi riscuote, se del vinto mondo
75l’onorata memoria
non vi risveglia dal sopor profondo,

     se di un lungo servizio,
per gli altri amari, a voi son dolci i frutti,
possenti almen nel vizio,
80siate servi d’un solo e non di tutti.