Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/200

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194 scherzi



     I suoi ministri spargono
la tacita quiete,
e dalle tazze versano
il freddo umor di Lete.

     45Varca la porta eburnea
col condottier la sposa:
la riconosce e inchinasi
la turba sospettosa.

     Il varco cede; arrestasi
50il bruno fanciulletto,
presso la sponda tacita
dell’amoroso letto.

     Giá la cortina timida
la bella dea divide;
55urtato il letto sdegnasi
e Pasitea si asside.

     Si desta il Sonno al tremito,
sospira e si lamenta,
si torce, a destra volgesi,
60s’accheta e si addormenta.

     Appoggia su la candida
mano le rosee gote:
fuggir la sposa cercane,
e il biondo dio riscuote.

     65Rompe tremante palpito
dal petto, a forza schiuso,
sordo lamento languido,
che sibila confuso.

     Solleva il capo, indocile
70ei cede, e, mentre inchina,
lambe col labbro il turgido
seno di lei vicina.