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scherzi 193



     e i Sogni alati ronzano
10dei tollerati mali
a ridestar le imagini
nei languidi mortali.

     Sorgi, garzon cimmerio,
sorgi dal tuo sopore:
15Giove t’udi propizio,
ride a’ tuoi voti Amore.

     Nuda, ravvolta in roseo
insidioso velo,
per te l’amica Grazia
20lascia dolente il cielo.

     Invan, piangendo, baciala
la bella Citerea,
— Deh! madre mia, non piangere —
le dice Pasitea.

     25— Vo lusingando a scuotere
l’amante sonnacchioso,
ed a turbar coi palpiti
il lungo suo riposo.

     Ritornerò col nascere
30del giorno alle tue braccia; —
dice, sorride Venere
e la sua figlia abbraccia.

     Pietoso Sogno, guidala
nell’antro tenebroso,
35dove le piume ascondono
il pigro dio cisposo.

     A lui d’intorno il vigile
Timor, vietando il calle,
l’orecchia tende e piegasi
40su l’incurvate spalle.